Richard Wright

Richard Wright

Richard William Wright nasce a Londra, Hatch End, il 28 luglio 1943.
I suoi genitori, Bridie e Cedric Wright hanno altri due bambini, Selina e Guinivere. Rick studia alla Haberdasher’s School e all’età di 17 anni si iscrive al Politecnico di Regent Street per studiare architettura. Lì incontra Roger Waters e Nick Mason con i quali inizia a suonare, formando un gruppo cui circa sei mesi dopo si sarebbe aggiunto il chitarrista Syd Barrett. Il gruppo, con varie denominazioni e membri aggiuntivi (fra i quali la futura moglie di Rick, Juliette Gale) inizia suonando standard Rhytm’n’Blues ma raggiunge una propria identità e una formazione stabile a quattro solo con l’avvento di Barrett. Nascono così i Pink Floyd. Rick Wright contribuisce al gruppo suonando pianoforte, organo Hammond e tutte le tastiere. Canta anche molte canzoni come solista e come seconda voce. Il gruppo pubblica il singolo d’esordio Arnold Layne quando ha già raggiunto una grande notorietà nell’ambiente londinese per i suoi concerti live caratterizzati da grandi improvvisazioni e dall’allora avanguardistico uso del “light show” che si avvaleva di luci e diapositive per immergere il pubblico nell’atmosfera psichedelica creata dalla musica della band. Il loro album d’esordio The Piper At The Gates Of Dawn esce nel 1967. Richard Wright: “E’ stato grande quando Syd si è unito al gruppo. Prima di lui suonavamo i classici R&B perchè è quello che si supponeva dovesse fare una band.
Ma non mi è mai piaciuto molto l’R&B. Ero più un appassionato di jazz. Con Syd la direzione cambiò, divenne più improvvisata attorno a chitarra e tastiere. Roger iniziò a suonare il basso come uno strumento “solista” e io iniziai a introdurre più del mio classico feel”. Presto Barrett però deve essere sostituito da David Gilmour, a causa dei problemi mentali che lo rendono incapace di suonare col resto della band. Seguono altri singoli, uno dei quali, It Would Be So Nice, a firma Wright, e l’album A Saucerful Of Secrets (1968). Wright è autore o co-autore di moltissime delle musiche del gruppo e il sound del suo Hammond e delle sue tastiere diviene ben presto un marchio di fabbrica. Canta anche molti dei classici della band. In Ummagumma (1969) scrive ed esegue un brano sperimentale ed avanguardistico come Sysyphus, ispirandosi al mito greco di Sisifo. Nel 1971 i Pink Floyd pubblicano Meddle, contenente il lungo ed epico brano Echoes in cui Wright canta e offre una straordinaria prestazione tastieristica. Il successo mondiale arriva con Dark Side Of The Moon (1973) cui Rick contribuisce fra l’altro con un grande pezzo come The Great Gig In The Sky e la melodia di Us & Them. Seguono Wish You Were Here (1975) con la celeberrima e meravigliosa Shine On You Crazy Diamond, di cui Rick è coautore, e Animals (1977) primo album cui Wright non contribuisce come autore; la band inizia a soffrire tensioni interne a causa della crescente leadership di Waters. Wright realizza nel 1978 il suo primo album solista Wet Dream, un disco di grande valore ricco di sonorità floydiane. Rick vive in quel periodo in Grecia, a Lindos sull’isola di Rodi e si dedica alla sua grande passione, il mare. I viaggi e la vita sulla Gala, la sua barca, sono fonte di ispirazione per il suo disco. Nel 1979 la band torna con The Wall ma i contrasti con Waters sono insanabili e Rick è costretto a lasciare il gruppo. Suona infatti nel tour come musicista pagato ma l’uscita ufficiale avviene durante le riprese del film di Alan Parker (1982). Il live di quei concerti, Is There Anybody Out There, uscito nel 2000, testimonia però quanto grande sia il contributo dato da Rick anche in quell’occasione. Nel 1983, ormai fuori dalla band, non partecipa all’album The Final Cut. Nel 1984 pubblica con Dave Harris sotto il nome Zee l’album Identity, seppure definito oggi “un esperimento sbagliato”. Nel 1986, uscito Waters, Gilmour e Mason richiamano Wright per unirsi alle registrazioni di A Momentary Lapse of Reason (1987). “Mi sono svegliato un giorno e ho pensato ‘Dio cosa sto facendo?’ così ho telefonato a Dave e ci siamo incontrati in Grecia e mi ha detto che stava progettando un altro album coi Floyd. Gli ho detto che se aveva bisogno di qualcuno che suonasse le tastiere mi sarebbe piaciuto farlo. Sono arrivato a metà delle registrazioni e poi sono andato in tour con loro”. Torna però a essere un membro ufficiale della band solo durante il trionfale tour e come tale è accreditato in Delicate Sound Of Thunder, il live del 1988. Nel 1994 The Division Bell vede il ritorno di Wright come compositore in molti brani (Keep Talking, What Do You Want From Me fra gli altri) e cantante in Wearing The Inside Out. Il disco è molto più completo infatti del precedente e riscuote un grande successo presso i fans che riscoprono in pieno l’antico feeling Floyd. Il tour è ancora una volta un trionfo. Nel 1996 Rick pubblica un nuovo bellissimo album solista, Broken China, coadiuvato da ottimi musicisti; l’anno precedente il gruppo viene introdotto nella Hall Of Fame. Nel 2001 i Pink Floyd pubblicano l’antologia Echoes, in cui figurano molti classici di Wright. Nel gennaio 2002 Rick suona come ospite d’onore ai concerti di David Gilmour a Londra e Parigi. Rick Wright ha tre figli: Gala, Rick Jr. e Benjamin. E’ ora sposato con Millie.

Wright è senza dubbio un elemento fondamentale nell’equilibrio della musica dei Pink Floyd. Le sue tastiere forniscono sia il classico suono del pianoforte sia le avanguardistiche prestazioni al sintetizzatore di cui i Floyd sono stati pionieri. Pur non dotato di una tecnica classica e non essendo conosciuto per virtuosismi ad effetto supplisce con un gusto e un senso dell’armonia di raro talento. E’ sicuramente il musicista che più ama la sperimentazione all’interno della band (si ascoltino brani come A Saucerful Of Secrets, Sysyphus, Up The Khyber, Quicksilver, Any Colour You Like) e ha costruito negli anni uno stile assolutamente riconoscibile e peculiare sia con l’Hammond che col piano che coi vari synth usati nel corso degli anni. Il suo tocco impressionistico è imprescindibile e le sue composizioni sempre riconoscibili per le sequenze di accordi spesso inusuali, sovente di ispirazione jazzistica. Wright dichiara infatti di essere influenzato nello stile più da un trombettista come Miles Davis che da altri tastieristi.